Il protagonista: “Racconto una storia di vita e un territorio, Comacchio”
Si intitola “Senza fiato” il cortometraggio ideato e interpretato da Gianluca Ferroni con la regia di Max Cavalieri. Ferroni, dopo il diploma in acting alla Blow-up Academy, ha deciso di raccontare lo scontro generazionale con un cortometraggio. Il padre avrebbe voluto che lui portasse avanti l’attività di famiglia, lui invece voleva proseguire per la sua strada.
Da questo spunto iniziale, Ferroni ha iniziato a scavare e ha scelto di raccontare una storia fatta di sacrifici, rivincita e attaccamento al territorio. “Senza fiato”, distribuito dalla romana Siberia Distribution, è arrivato dopo anni di lavoro e sacrifici. L’opera si è distinta in vari festival in giro per l’Italia, ma è a Comacchio, luogo d’origine di Ferroni, che il protagonista ha provato l’emozione più grande.
Presentato al cinema a fine novembre, “Senza fiato” ha richiamato l’attenzione di oltre duecento persone, che hanno riempito la sala in occasione delle due proiezioni programmate. “Lo scopo del corto”, aveva raccontato Ferroni, “non è solo raccontare una storia comune in molte famiglie ma è anche quello di valorizzare i luoghi in cui si svolgono i fatti raccontati, facendoli riscoprire e mostrando le peculiarità e i cambiamenti che li hanno attraversato”.
Ferroni, intanto, è già al lavoro su nuovi progetti e non esclude una trasposizione teatrale del film. Secondo Stefano Muroni, fondatore dell’accademia e presidente della filiera creativa Ferrara La Città del Cinema, il percorso del giovane attore incarna a tutto tondo la filosofia della filiera: “Si è formato a Ferrara, ha mosso i primi passi nel cinema come attore nel film ‘Oltre la bufera’ e poi ha deciso di restare sul territorio per raccontare una storia locale e universale allo stesso tempo”.
